Tragedia per l’ex pugile Nino Benvenuti: morto il figlio Stefano, terribile ipotesi

Tragedia per l’ex pugile Nino Benvenuti: morto il figlio Stefano, ecco tutti i dettagli della vicenda e la terribile ipotesi degli inquirenti. 

Nino Benvenuti è stato uno dei più grandi campioni di pugilato in Italia, e non solo. Primo e unico italiano ad aver vinto il titolo mondiale unanimemente riconosciuto di due classi di peso, Benvenuti è stato campione europeo, mondiale e olimpico ed è considerato uno dei più forti pugili di tutti i tempi. Nato a Isola d’Istria nel 1938, Nino ha avuto una carriera memorabile, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche nello spettacolo. Ha recitato, infatti, in diversi film al cinema ed è diventato anche commentatore sportivo e giornalista.

Nino Benvenuti morto figlio
Nino Benvenuti, morto il figlio Stefano: tragedia familiare per lo storico campione di pugilato, ecco la terribile ipotesi degli inquirenti

In questi giorni, però, una tragedia ha colpito l’amatissimo ex pugile, perché suo figlio Stefano è stato trovato morto. L’ipotesi degli inquirenti è davvero terribile: ecco i detttagli della dolorosa vicenda.

Tragedia per Nino Benvenuti: trovato morto il figlio Stefano, ecco la terribile ipotesi degli inquirenti

Tragedia per Nino Benvenuti, amatissimo ex campione di pugilato, nonché attore e giornalista italiano. Suo figlio Stefano, di 58 anni, è stato trovato morto qualche giorno fa in un bosco sull’altopiano del Carso. L’uomo, nato dalla relazione tra Nino Benvenuti e la prima moglie Giuliana Fonzari, stava scontando una pena per aver furto di gioielli alla sua ex compagna ed era passato da qualche mese ai domiciliari. Secondo gli inquirenti Stefano, che era sposato e aveva un figlio, si sarebbe suicidato.

Tra lui e il padre Nino, purtroppo, sembra non corresse buon sangue, tanto che l’ex campione di pugilato aveva portato suo figlio due volte in tribunale, chiedendogli prima la restituzione di alcuni oggetti di valore e poi accusandolo di aver incassato un assegno di 15 milioni di lire che era destinato, invece, a sua madre Giuliana.

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