Coronavirus, l’intervento di Crisanti: “Problema serissimo di sanità pubblica”

Coronavirus, le parole del microbiologo Crisanti in un’intervista rilasciata a SkyTg24: “Problema serissimo di sanità pubblica”, la preoccupazione per le varianti “invisibili” ai test rapidi

Coronavirus Crisanti
La preoccupazione di Crisanti: “Problema serissimo di sanità pubblica”: alcune varianti del Coronavirus “invisibili” ai test rapidi (fonte pixabey)

Il microbiologo Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, è stato protagonista di un intervento a SkyTg24 in cui ha espresso la sua opinione in merito all’attuale situazione da Coronavirus. “Un problema serissimo di sanità pubblica” ha spiegato, in merito all’individuazione di alcune varianti dell’infezione che, a quanto pare, non sarebbero rilevabili attraverso i test rapidi. Test che, tuttavia, vengono ugualmente considerati nel calcolo dell’indice di positività. “Ci sono delle varianti che sono totalmente invisibili ai test rapidi. Fra poco sarà annunciato con un lavoro scientifico dell’università di Padova e questo pone un problema serissimo di sanità pubblica” ha affermato. I dettagli a seguire.

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Coronavirus, l’intervento di Crisanti

Nel suo intervento a SkyTg24, il microbiologo ha spiegato che inserire i test rapidi nel “calcolo” dell’indice di positività è un errore. Bisogna infatti considerare quelle varianti che non vengono rilevate da questi. “Inserire i test rapidi nell’indice di positività è uno sbaglio” ha affermato. Secondo Crisanti l’unica soluzione è intervenire tempestivamente e al meglio. “Il virus non lascia spazio a soluzioni creative. Bisogna bloccare la mobilità e vaccinare più persone possibili. Non ci sono altre opzioni al momento” ha detto. Per poi aggiungere che, per la prima volta, sembra che si sia raggiunto una sorta di equilibrio tra il Cts e le intenzioni governative. “Mi pare che il Cts e il governo siano in sintonia e che per la prima volta ci sia un approccio proattivo”.

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Le parole di Crisanti nel suo intervento a SkyTg24 (fonte pixabey)

In merito alla diffusione delle varianti, il microbiologo ha precisato che è importante limitare la diffusione. “La variante inglese ha una più alta capacità infettiva” ha spiegato. “Il virus si sposta con le nostre gambe, dipende dai livelli di mobilità” ha aggiunto. “Se emergono varianti resistenti al vaccino non bisogna permettere che si diffondano al resto d’Italia“.

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