Coronavirus, previsto provvedimento per il 12 Marzo: nuove zone a rischio

In questi giorni il Governo lavora senza sosta ad una possibile modifica del Dpcm appena approvato e, intanto, per il 12 Marzo sarebbe previsto un nuovo provvedimento: nuove zone a rischio a causa del Coronavirus, cosa potrebbe cambiare

Un nuovo provvedimento sarebbe atteso per il 12 di Marzo: nuove zone a rischio a causa del Coronavirus, cosa potrebbe cambiare. A riportare l’aggiornamento è Skytg24. Al momento, il Governo è a lavoro per una possibile modifica del Dpcm appena approvato e che resterà in vigore fino al 6 di Aprile. Al vaglio, tra i punti più rilevanti, ci sarebbe la possibilità di un lockdown generale nel weekend come già è stato fatto per il periodo natalizio. Intanto, la situazione Coronavirus continua a preoccupare gli esperti e lo scenario territoriale italiano, suddiviso in fasce di colore sulla base del rischio contagio, potrebbe subire altre modifiche. Vediamo quali.

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Coronavirus, nuove zone a rischio: cosa potrebbe cambiare

Provvedimento che sarebbe atteso per il 12 di Marzo su approvazione del Ministero della Salute. Tale decisione potrebbe portare al passaggio di ulteriori regioni in zona rossa, come già accaduto qualche giorno fa. La diffusione delle varianti, infatti, è l’incremento della curva dei contagi, costantemente monitorata, sembrerebbe orientare le decisioni governative in tale direzione. A rischio, dunque, ci sarebbero diverse regioni. A partire dal Piemonte, che si avvicina alla soglia di positivi per numero di abitanti stabilita come indicatore per il passaggio in zona rossa. Ma anche la Lombardia, che ha visto un aumento dei ricoveri e che, al momento, è in zona arancione “rinforzata”. Ancora, stessa sorte potrebbe toccare ad Emilia Romagna e Marche. La decisione definitiva, pare, dovrebbe arrivare il 12 di Marzo e, in tal caso, il passaggio avvenire ufficialmente entro il Lunedì successivo, ovvero il 15.

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Pochi giorni ancora, dunque, per comprendere quale sarà il nuovo assetto territoriale per quanto riguarda le zone di colore. Intanto, i cittadini restano in attesa anche di comprendere quali modifiche l’attuale Dpcm potrebbe subire.