Covid, variante indiana in Italia, il virologo: “Bisogna indagare meglio”

Covid, in Italia sono in aumento i casi di variante indiana, gli ultimi due sono stati riscontrati a Firenze: le parole dell’infettivologo Menichetti.

covid variante indiana
Nuovi casi della variante indiana del Covid in Italia (pixabay)

Nuovi casi della variante indiana del Covid 19 in Italia: sono stati riscontrati due nuovi casi di questa particolare variante a Firenze. Al momento nel nostro paese ci sono circa 347 casi di questa variante, come ha dichiarato Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei medici. A Firenze, i due soggetti positivi sono un uomo non vaccinato e un’infermiera che al contrario, sembra avesse già ricevuto le due dosi del vaccino Pfizer. Tra i due non sembra che ci siano stati contatti. Secondo quanto riporta Repubblica, le preoccupazioni di Dattolo riguardano proprio l’efficacia del vaccino: “Gli attuali vaccini purtroppo sembrano non siano in grado di bloccarla” ha dichiarato.

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Variante indiana del Covid: le parole del virologo

Questa è una variante ancora poco diffusa nel mondo. Secondo Dattolo infatti: “Ad oggi sono 347 i casi segnalati in Italia per questa variante e se ne contano solo qualche migliaio in tutto il mondo”. L’infermiera positiva, dopo un periodo trascorso all’ospedale di Santa Maria Annunziata, adesso è guarita: le sue condizioni al momento sembrano buone. Secondo Dattolo i vaccini potrebbero non essere efficaci al 100% per quanto riguarda questa particolare variante. Non essendoci però un’analisi dettagliata, è ancora tutto un ‘ipotesi. Il consiglio invece del virologo Menichetti è quello di non andare nel panico. Come riporta La Nazione, egli ha infatti affermato: “Non dobbiamo correre dietro ai fantasmi delle varianti: il caso di quella indiana non deve farci andare nel panico.” Menichetti ha inoltre spiegato che questa variante è diversa da quella brasiliana. Ha inoltre affermato che potrebbe essere resistente al vaccino, ma che “bisogna indagare meglio”.

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Variante indiana del Covid a Firenze (pixabay)

“Molti anticorpi neutralizzanti potrebbero non servire a bloccare queste varianti” ha detto Dattolo. Secondo il Presidente dell’Ordine dei medici è necessario, anzi urgente, velocizzare la campagna di vaccinazione.

L.M.

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