“Autovelox, addio per sempre”: Salvini firma il Decreto ‘Via libera’, ora puoi correre quanto ti pare I Eliminati dalle strada, come fanno i tedeschi

Autovelox - altranotizia

“Autovelox, addio per sempre”: è fatta, è ufficiale, Salvini firma il Decreto ‘Via libera’. Dunque da ora puoi correre quanto ti pare. Addio limiti. Eliminati dalle strada, come fanno i tedeschi, i dispositivi di controllo della velocità.
Nel 2025, la questione degli autovelox in Italia è al centro di un acceso dibattito, con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
Che ha sospeso un decreto chiave sull’omologazione di questi dispositivi. Questa decisione ha generato incertezza tra cittadini e amministrazioni locali riguardo all’uso e alla validità delle sanzioni emesse tramite autovelox.
Il decreto in questione mirava a semplificare la regolamentazione degli autovelox, stabilendo che tutti i dispositivi approvati dal 13 giugno 2017 in poi sarebbero stati considerati automaticamente omologati, eliminando ulteriori passaggi burocratici.
Questa misura avrebbe dovuto entrare in vigore a luglio 2025, ma è stata sospesa per consentire ulteriori approfondimenti tecnici e normativi.
Addio autovelox, le motivazioni della sospensione
Salvini ha giustificato la sospensione del decreto con la necessità di evitare abusi nell’utilizzo degli autovelox da parte delle amministrazioni locali, sottolineando che questi dispositivi non devono essere utilizzati per scopi di “finanza creativa”, ma esclusivamente per garantire la sicurezza stradale.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha richiesto un censimento dettagliato di tutti gli autovelox presenti sul territorio nazionale, al fine di valutare l’effettiva conformità dei dispositivi alle normative vigenti. Secondo Salvini, solo un’effettiva ricognizione permetterà di definire la portata del decreto attuativo sui requisiti di omologazione.

Implicazioni legali e ricorsi
La sospensione del decreto ha creato un vuoto normativo che potrebbe mettere a rischio la validità di molte sanzioni emesse tramite autovelox non omologati. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che le multe per eccesso di velocità non sono valide se il dispositivo che le ha comminate non è omologato, anche se approvato. Questo ha portato a un aumento dei ricorsi e alla possibilità che molte sanzioni vengano annullate.
Il decreto del 2024 ha fissato regole severe per l’utilizzo degli autovelox, tra cui l’obbligo di presegnalazione con cartelli visibili tra uno e quattro chilometri prima del rilevamento, taratura annuale certificata e divieto di rilevazione sotto i 50 km/h nei centri abitati. Tuttavia, queste regole saranno valide solo per i dispositivi omologati. La scadenza per l’adeguamento è fissata al 12 giugno 2025; in caso contrario, gli autovelox dovranno essere spenti. La sospensione del decreto sull’omologazione degli autovelox ha generato incertezza e polemiche. Mentre il governo cerca di garantire che questi dispositivi siano utilizzati correttamente per la sicurezza stradale, le amministrazioni locali e i cittadini attendono chiarezza normativa per evitare sanzioni ingiuste e garantire il rispetto delle regole.