Ultim’ora, ALLARME – Un intero continente si sta dividendo in due: popolazione in pericolo I cosa sta succedendo e dove

Ultim’ora, ALLARME – Un intero continente si sta dividendo in due: popolazione in pericolo I cosa sta succedendo e dove

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Sembra la trama di un film apocalittico, ma è pura realtà scientifica: un continente si sta dividendo in due parti. Una emergenza totale. Allarme assoluto e preoccupazione e pericolo per la popolazione.

Ma dove sta succedendo? Scopriamolo insieme. Una novità, per la gente comune: ma geologi e esperti ne avevano già parlato da tanto.

Una trasformazione incredibile ma vera: ed è in corso proprio in questo momento, sotto ai nostri occhi, sotto ai nostri piedi. E non ce ne accorgiamo.

Tutti in pericolo: italiani compresi. Quale sarebbe il territorio coinvolto e cosa può essere fatto per evitare che succede qualcosa di grave?

Ecco l’esatta portata dell’evento e quali sono le conseguenza per oggi e per il prossimo futuro. Scopriamo insieme quale continente si sta dividendo.

Ecco il continente che si sta dividendo

Stiamo parlando del continente africano: che si sta lentamente dividendo in due parti distinte. Questo straordinario processo geologico è in corso nella regione della Great Rift Valley, una frattura tettonica che attraversa l’Africa orientale e che potrebbe, nel corso di milioni di anni, portare alla formazione di un nuovo oceano. Sebbene sia un evento molto lento su scala umana, le sue conseguenze sono immense e già visibili.

Tutto parte dal movimento delle placche tettoniche, enormi porzioni della crosta terrestre che si spostano lentamente sul mantello terrestre. In particolare, in Africa si stanno separando tre placche.

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Un paradiso che può sparire – pexels – altranotizia.it

Ecco la spaccatura

Parliamo della placca africana (che copre la maggior parte del continente), la placca somala (che comprende l’est del continente, tra cui il Corno d’Africa) e la placca araba, che si muove verso nord. Nella zona tra l’Etiopia, il Kenya, la Tanzania e il Mozambico, si trova la Rift Valley dell’Africa orientale, lunga oltre 6.000 chilometri. Qui, la crosta terrestre si sta assottigliando e fratturando, generando spaccature, sprofondamenti e anche attività vulcanica.

Nel 2018 fece il giro del mondo la notizia di una gigantesca fenditura apertasi improvvisamente nel suolo del Kenya, lunga decine di metri e profonda alcuni metri. Quello fu solo un segnale di un fenomeno molto più ampio e antico: il progressivo allontanamento delle due porzioni di Africa, destinato a proseguire nei millenni. Nel 2025, i geologi confermano che la regione continua a “respirare”, ovvero ad allargarsi di circa 7 millimetri all’anno, una velocità che sembra irrilevante ma che, su scala geologica, è significativa. In decine di milioni di anni, questa spaccatura potrebbe dare origine a un nuovo bacino oceanico, separando la parte orientale dell’Africa dal resto del continente. Secondo le proiezioni geologiche, tra circa 5-10 milioni di anni, il processo sarà completo: le acque dell’Oceano Indiano entreranno nella nuova spaccatura, formando un nuovo oceano che separerà una nuova micro-continente (la cosiddetta “placca somala”) dal resto dell’Africa.