Quali sono i cibi più a rischio nel frigorifero: attenzione a questi alimenti, rischi tantissimo I Salute, tasche, ti giochi tutto per un nulla

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Il frigorifero è uno strumento fondamentale per la conservazione degli alimenti, ma non è infallibile. Alcuni cibi, anche se refrigerati, rimangono a rischio di contaminazione batterica, muffe o deterioramento precoce.
Questo accade per diverse ragioni: alta deperibilità, contenuto d’acqua, errata conservazione o temperatura non adeguata.
Sapere quali sono i cibi più a rischio nel frigo è importante per evitare intossicazioni alimentari, ridurre gli sprechi e consumare gli alimenti nel modo più sicuro.
Le carni fresche, soprattutto il pollo e il macinato, sono tra gli alimenti più sensibili in assoluto. Se conservate troppo a lungo o a temperatura superiore ai 4°C, possono sviluppare batteri pericolosi come Salmonella, Listeria o altro.
Vanno conservate nella parte più fredda del frigo, generalmente quella più bassa, ben sigillate. Non vanno mai lasciate a contatto con altri cibi, per evitare la contaminazione incrociata.
Ecco cosa fare per evitare il peggio
Il pesce crudo è ancora più delicato della carne: si deteriora in pochissimo tempo e può sviluppare tossine anche prima di “puzzare”. Deve essere consumato entro 24 ore dall’acquisto. Conservare in contenitori chiusi o, se possibile, sopra del ghiaccio in un contenitore a parte. Mai lasciare il pesce fuori frigo: la catena del freddo è fondamentale.
I formaggi a pasta molle (come stracchino, ricotta, crescenza, gorgonzola) sono ad alto rischio perché contengono molta acqua, favorendo la crescita di muffe e batteri. Vanno conservati a temperatura costante e consumati rapidamente dopo l’apertura. Controlla sempre la data di scadenza e l’aspetto: se c’è muffa o odore anomalo, meglio non rischiare.

Uova e non solo: rischi tutto per pochissimo
Contrariamente a quanto si pensa, le uova vanno conservate in frigo per rallentare lo sviluppo di Salmonella, anche se non vanno lavate prima dell’uso per non rovinare la cuticola protettiva. Tienile nel loro contenitore originale, sulla mensola centrale, e non nello sportello (che subisce sbalzi di temperatura).
Spesso si sottovaluta il rischio degli avanzi di pasta, carne o verdure cotte, ma anche questi possono diventare pericolosi Vanno fatti raffreddare rapidamente e riposti in contenitori ermetici. Consumarli entro 2-3 giorni. Non lasciare i cibi cotti a temperatura ambiente per oltre 1 ora. Frutta e verdura già lavate o tagliate (insalate in busta, macedonie pronte) sono molto sensibili. Una volta aperte, consumale in giornata. Il taglio favorisce l’ossidazione e lo sviluppo microbico. Conservale in contenitori asciutti, per evitare ristagni d’acqua.