Superbonus bollette 2025: ufficiale, non paghi più nulla I Da Giugno scatta il ‘Tabula rasa’ per le famiglie italiane

bolletta luce e gas - pexels - altranotizia
Nel 2025 il bonus bollette continua ad essere uno strumento fondamentale per aiutare milioni di famiglie italiane a far fronte ai costi crescenti di luce, gas e acqua. Ecco che cosa sta succedendo però proprio adesso.
Le novità introdotte nell’anno in corso rendono l’accesso a questo aiuto economico più mirato ma anche, per alcuni, più vantaggioso.
L’obiettivo è sostenere chi ha un reddito basso, una situazione di disagio sociale o sanitario, o particolari condizioni familiari. In alcuni casi, è davvero possibile non pagare nulla sulle bollette, o comunque ridurre quasi del tutto la spesa.
Come può essere possibile? Tramite una sorta di super bonus in arrivo. Ma cos’è questo bonus bollette 2025? E chi ne ha diritto?
Si tratta di uno sconto diretto applicato sulle bollette di energia elettrica, gas naturale e acqua, erogato in automatico o previa richiesta a seconda dei casi.
L’importo del bonus dipende da diversi fattori: il numero di componenti del nucleo familiare, il tipo di fornitura (luce, gas, acqua) la zona geografica e non solo.
Superbonus bollette 2025: non paghi più nulla
A incidere, poi, è in particolare l’uso specifico (esempio: riscaldamento, uso cucina, acqua calda) e la presenza di condizioni di disagio fisico (come malattie che richiedono apparecchiature mediche a casa). Come fare per non pagare nulla? Per poter azzerare di fatto le bollette, è necessario avere un ISEE entro determinati limiti.
Infatti il bonus è concesso ai nuclei familiari con ISEE fino a 9.530 euro, o fino a 20.000 euro se si hanno almeno quattro figli a carico. Con questi valori si può accedere ai bonus automatici, erogati direttamente senza doverli richiedere ogni volta.

Condizioni per ottenere il bonus
E’ necessario poi utilizzare forniture intestate a un membro del nucleo familiare: è fondamentale che l’intestatario della fornitura coincida con un componente della famiglia anagrafica che ha presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica per l’ISEE, e risiedere presso l’abitazione di residenza: il bonus non si applica a seconde case.
Avere diritto al bonus per disagio fisico, cumulabile con quello economico, in caso di necessità mediche certificate (come apparecchi salvavita alimentati a corrente). Vivere in un Comune che applica ulteriori sconti locali: alcune amministrazioni locali, tramite fondi regionali o comunali, integrano il bonus nazionale, arrivando in alcuni casi a coprire l’intera bolletta. Come richiederlo? Per la maggior parte dei casi, non serve fare domanda. Una volta presentata la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per ottenere l’ISEE, i bonus vengono erogati automaticamente dall’INPS e comunicati ad ARERA (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), che li trasferisce ai fornitori. Solo nel caso del bonus per disagio fisico, bisogna presentare richiesta tramite il Comune o i CAF.