“Il mio gatto sta malissimo, aiutatemi”: niente panico e agisci così I Riconosci l’allarme e i segnali subito

“Il mio gatto sta malissimo, aiutatemi”: niente panico e agisci così I Riconosci l’allarme e i segnali subito

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Quando il tuo gatto sta malissimo, è normale sentirsi spaventati e impotenti. I gatti, rispetto ad altri animali domestici, tendono a nascondere il dolore o il malessere, quindi quando si manifestano sintomi evidenti, spesso la situazione è già seria.

Tuttavia, ci sono diverse cose che puoi fare per aiutarlo tempestivamente e curarlo, partendo da una corretta osservazione dei sintomi fino ad arrivare a un intervento veterinario.

Riconoscere i segnali d’allarme è essenziale per poter prevenire qualunque tipo di situazione o comunque evitare che peggiori in modo irreversibile.

I principali sintomi che indicano che un gatto sta male includono alcuni dei più chiari segnali di malessere, molto simili a quelli che subiscono le persone.

Letargia o debolezza, ad esempio: il gatto dorme più del solito o non risponde agli stimoli. Inappetenza, poi: rifiuta il cibo e l’acqua per più di 24 ore.  Si possono anche aggiungere vomito o diarrea prolungati: episodi frequenti o sangue nelle feci o ancora, respirazione affannosa o difficoltà a respirare.

Difficoltà fisica e segni evidenti sul corpo: cosa fare

A volte possono comparire segnali inequivocabili: zoppia o dolore evidente in una parte del corpo, occhi spenti, secrezioni, o mucose pallide. Oppure dei veri e propri comportamenti anomali: come il nascondersi, una ggressività improvvisa, miagolii insistenti. Anche un solo sintomo di questi, se persistente, richiede attenzione immediata.

Il primo e più importante passo è contattare il tuo veterinario di fiducia. Se è fuori orario, cerca una clinica veterinaria aperta H24, presente in quasi tutte le città italiane. Descrivi chiaramente i sintomi e segui le indicazioni per capire se è necessaria una visita urgente. Se possibile, non somministrare farmaci da solo, nemmeno quelli da banco o per umani, perché molti medicinali sono tossici per i gatti (come il paracetamolo o l’ibuprofene).

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Diagnosi e trattamento

Una volta dal veterinario, il gatto sarà sottoposto a visita clinica approfondita. Potrebbero servire esami del sangue, ecografie, radiografie o test specifici per identificare malattie comuni nei gatti, come: Insufficienza renale (molto diffusa nei gatti anziani)
Infezioni virali o batteriche (FIV, FELV, toxoplasmosi), intossicazioni alimentari o ambientali, malattie gastrointestinali o respiratorie
Parassiti interni o esterni.

Il trattamento varierà in base alla diagnosi, ma può includere terapie farmacologiche (antibiotici, antinfiammatori, fluidi)
Diete specifiche (per disturbi renali o intestinali), interventi chirurgici, se c’è un problema strutturale o un corpo estraneo
Cure di supporto: flebo, ossigenoterapia, ricovero. Se il veterinario lo consente, potrai prenderti cura del gatto a casa: tieni il gatto in un ambiente calmo e caldo, lontano da rumori e stress, offrigli acqua fresca spesso, anche con siringa senza ago se non beve.
Segui scrupolosamente le indicazioni sui farmaci (dose, orari, modalità), usa cibi facilmente digeribili o quelli consigliati dal veterinario.