“Addio bollo auto”: Salvini promette l’eliminazione della odiata tassa: ecco da quando non dovrai più pagarla

“Addio bollo auto”: Salvini promette l’eliminazione della odiata tassa: ecco da quando non dovrai più pagarla

Salvini - altranotizia.it

A maggio 2025, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha rilanciato una proposta destinata a far discutere: l’eliminazione della più odiata delle tasse auto. Il bollo. Almeno in una sua versione particolare, e piuttosto nota e esosa.

Sì stiamo parlando del superbollo auto: che il governo, e in particolare il ministro Salvini, ha intenzione di eliminare. Che cosa accadrà? E’ presto detto.

L’addio del superbollo auto fa discutere da sempre: parliamo di una tassa aggiuntiva introdotta nel 2011 per penalizzare i possessori di vetture ad alte prestazioni.

Secondo Salvini, questa imposta è ormai superata e addirittura dannosa per il settore automobilistico italiano, in particolare per le vendite di veicoli sportivi e di fascia alta, spesso prodotti proprio da case automobilistiche nazionali.

Ma che cos’è il superbollo? Proviamo a sintetizzare al meglio. Il superbollo è una sovrattassa applicata ai veicoli con potenza superiore ai 185 kW (circa 252 cavalli).

Addio alla odiata tassa auto, lo dice Salvini

In origine, prevedeva un pagamento di 20 euro per ogni kW eccedente, cifra poi ridotta a 12 euro dopo cinque anni dalla prima immatricolazione, a 6 euro dopo dieci anni e a 3 euro dopo quindici. Il superbollo non si applica dopo i 20 anni di età del veicolo. Molti proprietari, pur potendo permettersi auto potenti, hanno preferito intestare le vetture all’estero o ricorrere a soluzioni di leasing fuori confine, facendo calare le entrate dello Stato e penalizzando il mercato italiano.

Salvini ha definito il superbollo una “tassa ideologica”, che colpisce una fascia di automobilisti spesso legata a professionisti, piccole imprese, artigiani e appassionati di motori, e che disincentiva l’acquisto di veicoli di fascia medio-alta, molti dei quali prodotti da aziende italiane.

Strada segnali pedoni auto srisce - pexels - altranotizia
Strada segnali pedoni auto srisce – pexels – altranotizia

Ecco la posizione del ministro Salvini

Secondo il ministro, abolire il superbollo favorirebbe il mercato interno, attrarrebbe investitori e collezionisti dall’estero, e aiuterebbe le aziende dell’automotive a crescere, senza che ciò comporti un buco nelle entrate fiscali dello Stato. Anzi, secondo alcune proiezioni, l’eliminazione del superbollo potrebbe addirittura aumentare gli introiti grazie alla crescita delle immatricolazioni e al gettito IVA sulle nuove vendite.

Diversi studi dimostrano che il superbollo non ha generato i risultati attesi. In teoria doveva colpire i “ricchi” e fare cassa, ma in pratica ha incentivato l’esportazione delle auto sportive, la loro intestazione a società estere o l’immatricolazione all’estero, riducendo le entrate. Inoltre, ha contribuito a impoverire il mercato italiano di veicoli di alta gamma, spingendo molti appassionati a vendere all’estero per evitare la tassa. La proposta di abolizione non è ancora legge, ma rientra nelle misure discusse all’interno della prossima legge di bilancio. Salvini ha assicurato che presenterà un emendamento specifico in Parlamento entro la fine della primavera 2025. Tuttavia, non mancano le critiche: alcune forze politiche sostengono che eliminare il superbollo sarebbe un regalo ai ricchi in un periodo di forte difficoltà economica per molte famiglie.