Il governo in queste ore sta scrivendo il Nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio. I weekend saranno in zona arancione in tutta Italia. Se alcuni territori non avranno una curva epidemiologica alta (ovvero sotto lo 0,5 ndr.), passeranno in “zona bianca”.
In Italia continuo a salire la curva epidemiologica, tanto da destare preoccupazione. Alcune regioni, come Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia sono rientrate in zona arancione, ma altre destano in condizioni peggiori. Quindi il prossimo 16 gennaio il governo emanerà delle nuove regole per affrontare l’emergenza legata al coronavirus, ed evitare che la situazione possa collassare. Il Ministro della Salute Roberto Speranza esporrà il 13 gennaio il nuovo Dpcm, dal quale sarà possibile apprendere quali saranno le direttive delle nuove zone di colore.
Potrebbe anche interessarti >>> Bonus telefono: lo Smartphone gratis dal Governo, ecco come ottenerlo
Cosa conterrà il Nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio
È molto probabile che il nuovo decreto continuerà a vietare gli spostamenti tra le regioni anche in zona gialla, a eccezione di motivi di salute, lavoro o necessità. Verranno vietati anche gli spostamenti alle seconde case in altre province o regioni. Con la zona arancione nazionale saranno permessi gli spostamenti nel proprio comune e la riapertura dei negozi. Resteranno però chiusi ristoranti e bar con eccezione per l’asporto e il servizio a domicilio: in zona gialla potranno restare aperti fino alle 18, mentre in zona bianca fino alla sera. Verrà mantenuto il coprifuoco fra le 22 e le 5 del mattino almeno per un altro mese in tutte le zone di colore. Piscine e palestre potrebbero riaprire solo per consentire gli allenamenti individuali. Cinema e teatri resteranno chiusi. Possibile apertura solo in zona bianca.
La stretta del CTS
Il Cts ha condiviso queste scelte che verranno ratificate dalle regioni. Il Ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha convocato per la mattina dell’11 gennaio una riunione a cui parteciperà non solo il Ministro della Salute Speranza, ma anche i governatori e Anci. La proroga dello stato di emergenza potrebbe valere non solo per questo mese, ma anche per marzo o luglio.