Covid: qual è la situazione in Italia nella giornata di domani, 14 gennaio

Covid, la situazione in Italia nella giornata di giovedì 14 gennaio 2021. Cosa c’è da sapere e quali sono le regole da rispettare.

Covid 14 gennaio
Covid, 14 gennaio: la situazioni in Italia

Nella giornata di domani, giovedì 14 gennaio 2021, rimane ancora attiva in Italia la suddivisione per fasce di colore, a seconda dell’indice Rt relativo al monitoraggio dell’andamento dell’epidemia. Ecco cosa c’è da sapere e quali sono le indicazioni da seguire.

Covid, la situazione in Italia giovedì 14 gennaio

Nell’attesa che venga divulgato il prossimo Dpcm contenente le nuove norme anti Covid da rispettare, anche nella giornata di domani, giovedì 14 gennaio 2021, l’Italia rimane suddivisa in zone arancioni e gialle. A restare in fascia arancione sono, quindi, solo cinque regioni: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia. Tutto il resto del territorio nazionale rimane, invece, in una sorta di zona gialla ‘rinforzata’.

Nelle cinque regioni arancioni restano vietati gli spostamenti al di fuori del proprio comune di residenza, ad eccezione di comprovate esigenze di necessità, lavoro e salute da dimostrare tramite autocertificazione. Per bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie resta consentito solo il servizio d’asporto. Aperti, invece, i negozi al dettaglio. Nelle regioni situate all’interno della fascia gialla i bar potranno rimanere aperti fino alle ore 18.00, purché si rispettino tutte le norme anti Covid, mentre successivamente sarà possibile svolgere solo il servizio d’asporto o la consegna a domicilio. Aperti anche i negozi. Infine, il coprifuoco tra le ore 22.00 di sera e le ore 5.00 del mattino resta in vigore su tutto il territorio nazionale.

Indice Rt

Covid 14 gennaio
Indice Rt delle regioni

A determinare la suddivisione delle regioni nelle diverse fasce di colore è il cosiddetto indice Rt che indica il monitoraggio della situazione epidemiologica nel Paese. Stando ai dati di inizio settimana sono 3 le regioni con Rt significativamente superiore a 1, vale a dire Calabria, Emilia Romagna e Lombardia. Sono invece 6 quelle che lo superano nel valore medio (Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta), mentre sono 4 le regioni con valore indicativamente pari a 1 (Puglia, Lazio, Piemonte e Veneto). Il Ministero della Salute rimane, quindi, in attesa di conoscere l’evoluzione dell’andamento epidemiologico per stabilire le prossime misure da adottare.

 

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