Covid, Italia da zona gialla a zona rossa: 15 regioni interessate

A causa dell’emergenza Covid l’Italia passa da zona gialla a zona rossa (o forse arancione) già dai prossimi giorni. Quali sono le regioni interessate

Italia zona rossa
Italia zona rossa: 15 regioni interessate

L’Italia, o la maggior parte delle regioni italiane, potrebbero non essere più in zona gialla a partire già da questo fine settimana. E’ una decisione, quella che starebbe prendendo il Governo, per tutelare ancora una volta i cittadini dalla pandemia ancora in atto. Purtroppo, bisogna prendere decisioni dolorose ed anche abbastanza drastiche. Anche se la popolazione intera è sfinita, pare proprio che siano in arrivo nuove restrizioni.

L’Italia di nuovo in zona rossa

Stando a quanto riportano i principali quotidiani italiani, il ministro alla Salute Roberto Speranza proverà a progettare la nuova ordinanza che interesserà diverse regioni del nostro paese e che potrebbe entrare in vigore già da domenica. Come sappiamo, nel weekend non c’era più la zona arancione, ma le misure restrittive per la zona gialla erano di sicuro aumentate. Si parla di rischi, di rischi molto alti e di una pandemia che, nonostante il vaccino sia arrivato, non è ancora verso la fine.

Nella scorsa settimana, regioni come Calabria, Emilia, Veneto, Sicilia e Lombardia (le ultime due avviate verso il rosso) sono diventate zona rossa. Ma adesso si aggiungerebbero alla lista anche altre regioni: ne sarebbero nove in tutto e all’interno della lista ci sarebbe anche il Lazio.

Intanto, ristoratori in protesta

Come detto, l’Italia è esasperata da una situazione che sembra ormai non essere sotto controllo. Il Governo sta agendo e si sta muovendo per il bene di tutti. Ma molte realtà imprenditoriali stanno chiedendo aiuti e non solo. I ristoratori, ma anche i proprietari di bus turistici, chiedono uguaglianza per quanto riguarda i ristori. Chiedono, ossia, che tutti siano aiutati e presi in considerazioni allo stesso modo.

I ristoratori, o la maggior parte di essi, hanno deciso di aprire i propri locali nonostante ci siano ordinanze ben precise di restare chiusi. L’esasperazione dovuta ad una situazione tutt’altro che normale e che va avanti, purtroppo, da più di un anno, sta cominciando a fomentare sentimenti di rivolta. Come si andrà avanti? Cosa ci aspetterà nei prossimi giorni?

Impostazioni privacy