Covid, Locatelli sui vaccini: “Per i soggetti già infettati ci sarà una sola dose”

Covid, ultime novità sui vaccini, parla il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Locatelli: “Per i soggetti già infettati ci sarà una sola dose”.

covid una sola dose
Covid, una sola dose del vaccino per chi ha già avuto il virus (pixabay)

Ultime novità sul vaccino contro il Covid: “Per i soggetti già infettati ci sarà una sola dose.” L’ha dichiarato il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli durante la conferenza stampa in cui è stato presentato il nuovo Dpcm, che avrà valore fino al prossimo 6 aprile. Nelle scorse settimane ci sono stati diversi dibattiti tra gli esperti proprio riguardo ai vaccini e alle modalità con le quali somministrarli. In particolare, si è molto discusso su quale sia la reale efficacia del vaccino nelle persone che in passato hanno già contratto il virus. Secondo alcuni bisogna rispettare le direttive delle case farmaceutiche, mentre per altri bisogna dare la precedenza a chi è più a rischio.

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Vaccini Covid: una sola dose per i soggetti già infettati

Ne ha parlato Franco Locatelli nel corso della conferenza stampa in cui si spiegavano le nuove norme in vigore fino a dopo Pasqua. A prendere la decisione sono stati l’Agenzia italiana del farmaco e il Consiglio Superiore di Sanità. In merito al vaccino Locatelli ha quindi dichiarato: “Per i soggetti già infettati ci sarà una sola dose in quanto l’infezione sostanzialmente svolge il ruolo di priming che viene svolto dalla prima dose“. La decisione è dovuta al fatto che nelle persone che hanno contratto il virus in passato, la memoria immunologica della malattia rimane per diversi mesi. In definitiva, per chi l’ha già contratto, una seconda dose sembrerebbe non dare particolari effetti.

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Una sola dose del vaccino per chi ha già avuto il virus (pixabay)

Il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità specifica inoltre che l’eccezione è rappresentata dai soggetti immunodepressi. Locatelli ha infatti spiegato: “Per il principio di massima cautela per i soggetti immunodepressi si preferisce continuare sulle due somministrazioni, non essendo nota quella che è l’alterazione della risposta immunitaria di questi pazienti.

L.M.

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