Sanremo, arte o blasfemia? Parla Fra Antonio Gerundo

Polemiche su Sanremo 2021 con la critica che si divide tra arte e blasfemia. Abbiamo contattato Fra Antonio Gerundo in esclusiva.

Sanremo, arte o blasfemia?
Sanremo, arte o blasfemia?

Fra Antonio Gerundo nasce a Napoli e ora è in convento a Tropea, ci ha raccontato il suo punto di vista sulle immagini legate all‘esibizione di Achille Lauro e Fiorello: “Il Vescovo di Sanremo si è già fatto sentire con una lettera circolare anche gli esorcisti internazionali si sono fatti sentire purtroppo. La cosa che a me ferisce non è tanto come cristiano o come fedele cattolico, ma mi ferisce come mai una manifestazione pubblica che dovrebbe essere al di sopra di ogni orientamento cristiano, musulmano qualsiasi esso sia. Perché in una manifestazione dove si mette in discussione con atti blasfemi o altro il Credo e la fede degli altri. È un festival di una canzone? Va bene. L’arte, la musica sono una cosa, la Fede e il Credo è un’altra”.

Sanremo, arte o blasfemia? Parla Fra Antonio Gerundo

Sanremo, arte o blasfemia?
Sanremo, arte o blasfemia? (Getty Images)

Fra Antonio Gerundo aggiunge su Sanremo tra chi parla di arte e chi invece parla di blasfemia: “Noi cristiani siamo bersagliati da tutti i fronti, da vari lobby e dal mondo non credente. Ci sta pure. Una cosa è dire un’opinione contro e una cosa è prendere in giro, burlarsi di queste realtà. Ne parlavamo tra di noi come sta cadendo in basso l’uomo. Noi cristiani ci siamo fatti sentire con la nostra voce, ma lo stesso Fiorello e Amadeus hanno fatto passare tutto come normale. Non è così. Stiamo diventando ridicoli. Questo è un offendere le nostre radici culturali. L’Europa e l’occidente hanno radici culturali cattoliche cristiane. Poi con il laicismo si è perso un po’ la fede ci sta pure, per carità. Ma che non venga offeso”.

Sono immagini forti che danno fastidio: “Io ad Achille Lauro gli farei capire che una corona di spine è uno strumento di penitenza. Non avevo seguito il Festival per vari motivi anche perché siamo in Quaresima, avevo deciso di non guardarlo. Quando ho letto un po’ tutte queste notizie e visto immagini mi sono andato a informare ed è veramente una cosa da lasciare senza parole. Su questa cosa non possiamo stare zitti. Questa cosa non deve e può passare inosservata perché non è etico, non è morale ed è irrispettoso nei confronti di persone che hanno un Credo. Non vale solo per noi cristiani. Anche se avesse ridicolizzato Allah io mi sarei comunque risentito. Che c’entra Sanremo con prendere in giro, burlarsi, di altri Credi e altre Fedi? Non lo so”.

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