Coronavirus | Rischio zona rossa, il Governo: “Nessuna decisione a breve”

Coronavirus: dopo le ultime valutazioni del Comitato tecnico scientifico il Governo si esprime su un possibile rischio zona rossa. “Nessuna decisione a breve”.

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Rischio zona rossa: quali sono le probabilità

Dopo le recenti valutazioni del Comitato tecnico scientifico a proposito dell’andamento della curva epidemiologica, il Governo continua a ribadire la linea del rigore. Tra le ipotesi in gioco ci sono la possibilità di introdurre nuove chiusure nei week end, di anticipare il coprifuoco e di inasprire le norme anti Covid soprattutto all’interno delle zone gialle. In particolare, durante il vertice tenutosi nei giorni scorsi tra Governo e Cts si è anche parlato del rischio di un ritorno in zona rossa a livello nazionale. Al momento, però, sembra non ci saranno ulteriori novità in questa direzione. Ecco cosa c’è da sapere a riguardo.

Dove stanno aumentando drasticamente i contagi

Nelle ultime settimane l’Italia si è trovata a fronteggiare un drastico aumento del numero dei contagi. Al momento, stando agli ultimi dati, la Regione che ha registrato la maggiore crescita di casi Covid al giorno è la Lombardia, seguita da Campania, Emilia Romagna e Piemonte. Tra le province più colpite da questo fenomeno vi sono Milano, Brescia, Varese e Mantova in Lombardia. Avellino e Benevento in Campania; Bologna e Modena in Emilia Romagna; infine Cuneo, Novara e Torino in Piemonte. Ad ogni modo, la situazione resta allarmante anche in altre Regioni, tra cui Basilicata e Molise, attualmente in zona rossa.

Rischio zona rossa: “Nessuna decisione a breve”

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Cosa dice il Governo

Se nei giorni scorsi si è parlato di un generale inasprimento delle misure anti contagio e di un presunto lockdown nazionale, ad oggi il Governo e il Comitato tecnico scientifico rassicurano, se così si può dire, l’Italia spiegando che al momento non ci sarebbero nuovi cambiamenti in vista. O almeno a breve raggio. Questo perlomeno è quanto si apprende dall’AGI, che avrebbe ricevuto a tal proposito conferma anche da Palazzo Chigi. Il Cts ha tuttavia suggerito l’ipotesi di una zona rossa automatica laddove si superino i 250 casi su 100 mila abitanti e 7 giorni e week end rossi in tutto il Paese come accaduto già nel periodo natalizio. Ad ogni modo, resta alta la guardia soprattutto nel caso in cui la curva dei contagi non dovesse ancora rallentare.

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