Denis Villeneuve La verità oltre lo sguardo, Francesco Grano: “Ecco perché…”

Francesco Grano ha scritto il libro Denis Villeneuve La verità oltre lo sguardo per Santelli Editore. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui.

Denis Villeneuve La verità oltre lo sguardo
Denis Villeneuve La verità oltre lo sguardo

L’autore del libro sul regista canadese ha rilasciato alcune parole in esclusiva per AltraNotizia. Ecco cosa ha raccontato:

Come mai hai deciso di scrivere un libro su Denis Villeneuve?

Perché sentivo l’esigenza di dedicare, a questo poliedrico regista canadese, il giusto spazio in quello che è il mio percorso da amante del cinema e autore di saggi in materia. Ma, ancor prima di ciò, la vera motivazione è quella che, prima d’ora, non vi era nessuna monografia o scritto editoriale incentrato sulla sua filmografia.

A chi è destinata la tua opera?

Considerata la sua natura di pamphlet (difatti, è un’opera abbastanza breve), questo saggio si rivolge sia agli esperti del settore, quindi agli addetti ai lavori, sia ai neofiti che si avvicinano, per la prima volta, al regista e vogliono approfondire il suo percorso filmico.

Denis Villeneuve La verità oltre lo sguardo, Francesco Grano

Denis Villeneuve La verità oltre lo sguardo
Denis Villeneuve La verità oltre lo sguardo

Come ha cambiato il cinema l’artista?

Villeneuve è riuscito a portare una ventata di autorialità nella produzione mainstream. Eccetto i suoi primi lavori (come Polytechnique e La donna che canta, giusto per citarne un paio), titoli come Prisoners, Sicario o Blade Runner 2049 sono prodotti hollywoodiani ma che, tuttavia, mantengono un certo distacco, hanno una propria aura che li rende prodotti capaci di discostarsi dall’entertainment blockbuster.

Cosa ti ha colpito e qual è il tuo film preferito dell’artista?

Difficile rispondere. Ogni singolo film di Villeneuve è un vero e proprio viaggio nel cinema. Un viaggio che si dipana mediante punti di vista, svelamenti, scomode realtà e inequivocabili quanto ineluttabili certezze. Però, se dovessi scegliere, direi che il mio Villeneuve del cuore è Prisoners.

A cosa stai lavorando ora?

Al momento, recupero un po’ di visioni arretrate ma non escludo che, nei prossimi mesi, riprenderò con la scrittura. Forse, qualcosa dedicato all’horror o all’action ipercinetico degli anni duemila.

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