Conti correnti svuotati con un semplice SMS: come fare per non trovarsi senza soldi

Sembra sempre più diffusa la truffa dei conti correnti svuotati attraverso messaggi sms ricevuti sul cellulare da parte di ignoti cybercriminali. Ma un modo per proteggersi c’è. Scopriamo come fare a non cadere nell’inganno e fermare questo fenomeno rischioso.

Questi truffatori esperti inducono i destinatari degli SMS a fornir  le proprie credenziali personali e riescono ad accedere in tempi record ai risparmi delle vittime ignare.

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truffa-conto-corrente-Altranotizia-(Fonte: Google)

Ecco come fare per difendersi dal fenomeno dello Smishing e non trovarsi improvvisamente in rosso e con i propri conti correnti svuotati da parte di truffatori seriali senza scrupoli

Conti correnti svuotati, come fare a non cascare nella truffa

Vi è mai capitato di sentir dire da qualcuno che dopo aver ricevuto quello che sembrava un semplice SMS si è ritrovato con il conto in rosso?

Il fenomeno del cosiddetto “phishing” avviene in genere attraverso e-mail, inviate alla casella di posta elettronica che gli utenti diffondono registrandosi a siti web di diversa natura, attraverso il proprio indirizzo mail. Tuttavia di recente questa truffa viene praticata molto più spesso tramite il cellulare e più precisamente tramite messaggi di testo SMS. I messaggi hanno apparentemente come mittente quello di una banca o delle Poste, o anche quello degli operatori telefonici più comuni. Questa pratica prende il nome di “smishing” e sta diventando davvero molto pericolosa e sempre più diffusa.

Occorre dunque tenere gli occhi aperti per evitare che i nostri risparmi vengano letteralmente “rubati” da parte di truffatori esperti e senza srupoli.

Ecco come cercare di riconoscere le truffe e provare a proteggere il nostro conto corrente bancario e postale.

Evitare di cadere nella trappola degli SMS pericolosi

Innanzi tutto dobbiamo ricordarci di non cliccare mai su un link prima di essere certi al cento per cento del contenuto del collegamento.

Che l’SMS sia arrivato da un account o da un numero di cellulare che si “spaccia” per quello di una banca di un ufficio postale o di un operatore telefonico come Tim, Wind-Tre o Vodafone non vuol dire affatto che sia effettivamente un mittente sicuro.

Spesso infatti si tratta di nomi “camuffati” che a un primo sguardo appaiono proprio come quelli originali. Dunque occorre sempre verificare che si tratti realmente di un contatto ufficiale. Per farlo si può telefonare anche al numero verde dell’operatore in questione cercandolo nel sito istituzionale tra i contatti ufficiali.

In secondo luogo dobbiamo ricordare di non fornire mai dati sensibili, credenziali riservate senza prima essere certi che vengano richieste da parte di operatori onesti e solo per operazioni necessarie e verificabili.

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