“Nonna, mi hanno fatto il buono: che vuol dire?”: dalla citazione, alla realtà I Non paghi niente per le medicine e i farmaci, ecco come

“Nonna, mi hanno fatto il buono: che vuol dire?”: dalla citazione, alla realtà I Non paghi niente per le medicine e i farmaci, ecco come

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“Nonna, mi hanno fatto il buono: che vuol dire?”: la citazione, per gli amati dei film, è storica e iconica. E’ una pellicola di Carlo Verdone. Ma non solo. Il famoso film in cui l’attore romano chiede alla nonna lumi sul ‘buono’ alla farmacia, apre un ‘mondo’.

Sì, perchè al di là della simpatica risposta ‘gergale’ con cui la nonna (la famose ‘Sora Lella) replica alla ingenuità del nipote all’uscita dalla farmacia, c’è dell’altro.

In Italia, nel 2025, esistono diverse misure e agevolazioni che facilitano l’acquisto di farmaci, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Queste iniziative includono contributi comunali, riforme regionali dei ticket sanitari e strumenti nazionali come la Carta Acquisti.

Dunque, quando ti fanno il ‘buono’, non vuol dire, necessariamente, come diceva la famosa nonna del film, che non ci farai nulla (usando un eufemismo). Anzi, il contrario.

Contributi comunali per farmaci di fascia C

Alcuni comuni italiani, come Treviglio, offrono contributi economici per l’acquisto di farmaci di fascia C, ovvero quelli non rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Nel 2025, il Comune di Treviglio prevede un contributo che copre il costo totale dei farmaci prescritti, fino a un massimo di 3.000 euro per nucleo familiare. I farmaci devono essere ritirati presso farmacie convenzionate e la prescrizione medica è obbligatoria.

A partire dal 2 maggio 2025, alcune regioni italiane hanno introdotto modifiche ai ticket sui farmaci di fascia A, quelli essenziali e normalmente rimborsati dal SSN. Ad esempio, in Emilia-Romagna è stato introdotto un ticket di 2,20 euro per confezione di medicinale, fino a un massimo di 4 euro per ricetta. Tuttavia, circa un terzo della popolazione regionale, inclusi pazienti oncologici, con patologie croniche o rare, invalidi, disoccupati e persone in situazioni di disagio economico, sono esentati dal pagamento.

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Carta Acquisti INPS

La Carta Acquisti è una carta di pagamento elettronica ricaricabile, destinata a cittadini dai 65 anni in su e a bambini sotto i 3 anni, appartenenti a famiglie in condizioni economiche svantaggiate. Nel 2025, la carta viene ricaricata ogni due mesi con 80 euro e può essere utilizzata per generi alimentari presso esercizi convenzionati, bollette di gas e luce presso gli uffici postali o uno sconto del 5% nei negozi e nelle farmacie aderenti all’iniziativa. È importante notare che lo sconto non si applica all’acquisto di specialità medicinali preconfezionate o al pagamento di ticket sanitari.

Le spese sostenute per l’acquisto di farmaci possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi. Nel Modello 730/2025, è possibile detrarre il 19% delle spese per farmaci e dispositivi medici, purché siano documentate con lo “scontrino parlante”, che deve riportare la dicitura “farmaco”, “medicinale”, “med”, “f.co” o il codice AIC e il codice fiscale dell’acquirente. La detrazione si applica solo alla parte di spesa che eccede la franchigia di 129,11 euro annui .