Ultim’ora – TRUFFA BANCARIA in Italia: migliaia di correntisti in pericolo I Phishing, Smishing e Vishing: svuotano il conto, resti a zero euro

Ultim’ora – TRUFFA BANCARIA in Italia: migliaia di correntisti in pericolo I Phishing, Smishing e Vishing: svuotano il conto, resti a zero euro

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Nel maggio 2025, l’Italia è stata teatro di un’ondata di truffe bancarie digitali che hanno colpito migliaia di correntisti, causando perdite economiche significative.

Le tecniche utilizzate dai truffatori si sono evolute, sfruttando sofisticate strategie di ingegneria sociale e vulnerabilità tecnologiche.

Una crescita allarmante delle frodi bancarie. Secondo il Rapporto 2025 della Banca d’Italia, nel 2024 le frodi sui bonifici hanno raggiunto i 50 milioni di euro, con un aumento del 67% rispetto all’anno precedente.

Le frodi con carte di pagamento hanno toccato i 33 milioni di euro, mentre quelle con moneta elettronica hanno superato i 13 milioni di euro, segnando un incremento del 35%.

Tra le tecniche di truffa più diffuse il Phishing, Smishing e il Vishing. Che cosa sono? proviamo a spiegarli.

Ecco le truffe più diffuse

I truffatori inviano email, SMS o effettuano chiamate fingendosi operatori bancari o enti ufficiali, inducendo le vittime a fornire dati sensibili come codici di accesso o PIN. Queste informazioni vengono poi utilizzate per accedere ai conti correnti e sottrarre denaro.

Quishing (QR Code Fraudolenti). Una tecnica emergente prevede l’invio di lettere contenenti QR code falsificati. Scansionando il codice, l’utente viene indirizzato a un sito malevolo che installa malware sul dispositivo, consentendo ai truffatori di accedere ai dati bancari e svuotare i conti correnti. E poi c’è lo Spoofing del numero telefonico. Sarebbe a dire?

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Tecniche terribili, resti senza un euro in tasca

I truffatori manipolano il numero di telefono visualizzato sul dispositivo della vittima, facendolo apparire come quello della banca. Durante la chiamata, convincono l’utente a fornire informazioni riservate, che vengono poi utilizzate per effettuare prelievi non autorizzati. E poi ci sono i finti rimborsi INPS.

Tramite email o SMS, i truffatori informano le vittime di presunti rimborsi da parte dell’INPS, invitandole a cliccare su link fraudolenti e inserire dati personali e bancari, che vengono poi utilizzati per sottrarre denaro. Come proteggersi? Verificare sempre l’identità del mittente: non fidarsi di comunicazioni non richieste che richiedono dati personali o bancari. Non cliccare su link sospetti: evitare di aprire link o allegati provenienti da fonti non verificate. Utilizzare l’autenticazione a due fattori: attivare misure di sicurezza aggiuntive per l’accesso ai conti online. Aggiornare, infine, software e applicazioni: mantenere dispositivi e app sempre aggiornati per proteggersi da vulnerabilità note. Se è il caso, inoltre, è possibile anche contattare direttamente la banca: in caso di dubbi su comunicazioni ricevute, è consigliabile contattare direttamente la propria banca attraverso canali ufficiali.