Glicemia alle stelle? Mai più: ADDIO rischio diabete con la tecnica delle NOCI I Ecco quante ne devi mangiare

Glicemia alle stelle? Mai più: ADDIO rischio diabete con la tecnica delle NOCI I Ecco quante ne devi mangiare

Noci - pexels - altranotizia.it

La glicemia, ovvero il livello di zuccheri nel sangue, è un parametro fondamentale per la nostra salute. Mantenere la glicemia stabile è importante non solo per le persone affette da diabete, ma per tutti.

Specie per chi vuole prevenire stanchezza, sbalzi d’umore, fame nervosa e malattie metaboliche. Una domanda che molti si pongono è come fare a prevenire gli sbalzi.

Esistono alcuni alimenti che storicamente vengono considerati adatti a prevenire eccessi dei valori glicemici. Alcuni ricordano, ad esempio, le noci.

La conseguenza dunque è tutta in un nuovo interrogativo: le noci aiutano ad abbassare la glicemia? Che cosa dicono gli esperti in questo senso? Vediamolo.

Diamo subito il verdetto che tutti si aspettano. La risposta è sì: le noci, se consumate nelle giuste quantità, possono contribuire a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue.

Se mangi le noci ti difendi dal diabete

Ma non sono l’unico alimento utile: esistono anche altri cibi e semplici accorgimenti quotidiani che aiutano a tenere sotto controllo la glicemia. Le noci sono ricche di grassi buoni (omega-3), fibre e proteine vegetali, tre componenti che rallentano la digestione e l’assorbimento dei carboidrati. Questo effetto contribuisce a evitare i picchi glicemici che si verificano dopo i pasti ricchi di zuccheri o farine raffinate.

Uno studio pubblicato su riviste scientifiche internazionali ha dimostrato che un consumo regolare di circa 30 grammi di noci al giorno può migliorare la sensibilità all’insulina e ridurre la glicemia a digiuno nei soggetti con prediabete o diabete di tipo 2.

Tavola - piatti - cibo - pexel - altra notizia
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La soluzione a portata di… tavola

Oltre alle noci, ci sono numerosi alimenti che aiutano a regolare i livelli di zucchero nel sangue. Legumi in primis: fagioli, ceci, lenticchie e piselli sono ricchi di fibre solubili e a basso indice glicemico. Rallentano l’assorbimento degli zuccheri e saziano a lungo. Verdure a foglia verde: spinaci, bietole, cavolo e lattuga contengono magnesio e antiossidanti utili al metabolismo del glucosio.

E poi, l’avena: come sanno gli esperti, l’avena integrale è una fonte eccellente di beta-glucani, fibre che riducono la risposta glicemica post-prandiale. Anche la cannella, poi: parliamo di una spezia che aiuta a migliorare la sensibilità insulinica. Aggiungerne mezzo cucchiaino al giorno, per esempio nello yogurt o nel caffè, può avere effetti benefici. E ancora, l’aceto di mele: assunto prima dei pasti (1 cucchiaio in acqua), può rallentare l’assorbimento dei carboidrati e abbassare la glicemia post-pranzo. Oltre alla scelta dei cibi, ci sono piccoli gesti quotidiani che aiutano a mantenere la glicemia stabile. Camminare dopo i pasti: anche solo 10-15 minuti di passeggiata leggera aiutano il corpo a “bruciare” lo zucchero presente nel sangue. Fare pasti regolari e bilanciati: evitare i digiuni prolungati o le abbuffate. Ogni pasto dovrebbe includere proteine, grassi sani e fibre. Bere molta acqua: l’idratazione è fondamentale per il corretto metabolismo del glucosio.