Da qualche giorno a questa parte abbiamo avuto modo di vedere come il caso Armine Harutyunyan, modella armena di Gucci, abbia scatenato una polemica in tutto il modo che ha colpito anche Jasmine Carrisi.
Armine, modella ventitreenne della famosa casa di moda, è stata definita inadeguata al ruolo che riveste e quindi anche alla passerella. La polemica in questione si è dilagata a macchia d’olio sul web riportando i riflettori, così, su un argomento molto delicato: possibile che ancora oggi siamo tutti prigionieri di canoni di bellezza che, oltre che nelle passerelle, hanno invaso la nostra quotidianità in men che non si dica?
A irrompere sul tema anche Jasmine Carrisi, giovane figlia di Albano e Loredana Lecciso che da tempo è vittima sia di bodyshaming che di cyberbullismo da parte dei leoni da tastiera.
Armenie Harutynyan ha 23 anni e il suo sogno nella vita era quello di diventare una modella e di sfilare in passerella. Un sogno che per la giovane ha comportato un duro lavoro su sé stessa che ha poi catturato l’attenzione di Gucci che ha deciso di arruolare la donna nella sua casa di moda. Il ‘caso Armenie’ però è esploso prima in Turchia, dove qualcuno ha fatto anche della satira su di lei, adesso anche in Italia e altre parti nel mondo.
Il motivo? A quanto pare Armenie non è sufficientemente bella da renderla adeguata a sfilare in passerella, ma Gucci libero dai canoni ormai ha deciso di mettere a tacere vari stereotipi e aprire così la sua casa di moda alla nuova generazione. La stessa Armenie, infatti, parlando di sé stessa a La Repubblica ha dichiarato: “Meglio essere diversi che omologati al resto, anche se non tutti ti capiranno. Tanto alla fine è un problema loro, non mio”.
A ripercorrere la polemica nata dal caso di Armenie, dunque, è stata anche Jasmine Carrisi ormai stella nascente del pop e che fin dal suo ingresso nel mondo dei social ha sempre dovuto lottare contro i leoni da tastiera sia per il suo aspetto fisico, che per il peso crescente di un cognome come quello dei ‘Carrisi’ e quindi la storia del padre Albano.
A ogni modo, Jasmine in questi mesi ha deciso di concentrare tutta la sua attenzione sul lavoro e il sogno di voler diventare una cantante ma, per certi versi, il ‘caso Armenie’ ha coinvolto e travolto anche lei.
Jasmine Carrisi, infatti, nelle sue Stories Instagram ha pubblicato due post dove è possibile leggere: “Eh ma comunque ****** agli standard irraggiungibili imposti dalla società, l’industria della moda dovrebbe accogliere tutti i visi e i corpi”. Successivamente, il nuovo post: “2020: eh la che brutte le modelle di Gucci”. Quale sarò, dunque, lo step successivo della polemica per la giovane Carrisi?
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