Il passato dello Chef Cannavacciuolo: “Spesso ero costretto a dormire in macchina”, retroscena

La mamma di Antonino Cannavacciuolo racconta gli aspetti più privati della vita dello Chef, quando era ancora solo Antonino

Antonino Cannavacciuolo
Cannavacciuolo raccontato dalla mamma (Instagram)

La mamma dello Chef Cannavacciuolo, Donna Anna, la abbiamo vista più volte anche sui nostri schermi, durante le puntate di MasterChef Italia. I due ci mostrano il vero e puro rapporto che li lega. Ma prima di essere la mamma dello Chef pluristellato, Anna era solo la mamma di Antonino. In un’intervista ha raccontato il lato più ‘umano‘ di suo figlio.

Mamma Anna racconta un giovane Cannavacciuolo

La donna ha raccontato più spesso di quanto sin da piccolo Antonino fosse un ragazzo di cuore che spesso però veniva anche punito in maniera esemplare da lei. Racconta di quando gli sequestrava la vespa in caso di impennate, delle tante patate sbucciate e soprattutto delle nottate passate a dormire in macchina se faceva tardi la sera.

La tipica donna di altri tempi usava queste ‘punizioni‘ per far rigare dritto il figlio. A quanto pare però, tutto questo è servito alla donna per tirare su un uomo tutto d’un pezzo, che ad oggi vanta un’enorme fama, grazie all’educazione impartitagli dalla madre.

Un legame fortissimo, accompagnato dal ‘pugno duro’ di lei, per forgiare il carattere del figlio. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Donna Anna ha detto “Certi figli se non li raddrizzi da piccoli, dopo non ci riesci più”. Per quanto si sia rivelato da subito un ragazzo d’oro e quindi non erano necessarie molte strigliate, quelle che gli impartiva erano sicuramente significative. Le maniere forti sono state necessarie più che altro durante l’adolescenza di lui.

Le punizioni memorabili di mamma Anna

La donna racconta che una volta, in seguito ad una brutta lite tra lui e la sorella, i due fratelli sono stati messi alla porta senza il diritto di sedersi a tavola, tanto da portarli a rubare i finocchi nel campo dello zio.

Ma la punizione più memorabile, sia per la mamma che per Antonino, era quella che vedeva Antonino costretto a dormire in macchina nel caso tornasse a casa tardi la sera. Sembra oggi impossibile, data la stazza attuale dello Chef, che egli riuscisse a dormire nella 500 della mamma, eppure è così che il giovane Antonino ha passato parecchie notti della sua adolescenza.

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