Tragedia per i botti di Capodanno: muore ragazzino di 13 anni

Ancora un’enorme tragedia per i botti di Capodanno: è morto un ragazzino di appena 13 anni

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Tragedia per i botti di Capodanno: morto ragazzino di 13 anni (immagine a scopo illustrativo)

Una vera e propria tragedia quella che si è consumata ad Asti: un ragazzino di 13 anni ha perso la vita in seguito alle lesioni subite a causa di un petardo. Le prime ipotesi raccontano di qualcosa che sarebbe andato storto nei momenti prima dell’esplosione. Finora, però, ancora nessuna certezza.

Il drammatico episodio si è consumato nel campo nomadi di Via Guerra: era lì che viveva. Inutili i soccorsi immediati ed anche la corsa in ospedale. Ha riportato danni seri all’addome e i medici non hanno potuto fare nulla. Al Pronto Soccorso sono intervenuti anche i Carabinieri per far luce sulla vicenda. Così, questa è la prima tragedia del 2021, che vede coinvolto un bambino di appena 13 anni.

I botti di Capodanno continuano a far danni anche nel 2021

In provincia di Napoli, dove in genere si concentra la maggior parte di feriti e spesso, purtroppo, anche morti, quest’anno c’è un record positivo: soltanto 8 persone sono andate al Pronto Soccorso per inconvenienti legati ai petardi.

Tuttavia, si registrano comunque danni seri anche a Solofra. Un ragazzino di 16 anni, infatti, rischia di perdere la mano e l’occhio destri. Il petardo che stava maneggiando, forse con non molta destrezza, sarebbe scoppiato in anticipo perché era difettoso. E’ stato trasportato all’Ospedale Moscati di Avellino dove ha ricevuto i primi soccorsi. Poi, è stato trasferito al Pellegrini di Napoli. Adesso è ancora ricoverato. Come si può constatare, nonostante ci sia stato un calo dei feriti a causa dei botti, rimane comunque una vicenda molto delicata. Ancora troppi ragazzini, e spesso anche persone più adulte, finiscono in ospedale per aver scelto di sparare i botti. Botti che, tra l’altro, ‘uccidono’ centinaia di cani e animali domestici ogni anno che non sopportano la paura. Non sarebbe meglio evitarli? Chissà, forse, un giorno la società intera si renderà conto che è una pratica da abbandonare, vista la pericolosità e la poca utilità.

 

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