Covid, due Regioni verso la zona arancione a partire da domani

Da domani, domenica 24 gennaio, due Regioni abbandoneranno la zona rossa per passere alla fascia intermedia della zona arancione, vedendo diminuire quindi le restrizioni anti-covid.

due Regioni zona arancione
Scatto che ritrae il momento del ricovero in ospedale presso il reparto di accettazione covid (fonte immagine: Getty Images)

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, basandosi sulle indicazioni e i dati forniti dagli esperti in cabina di monitoraggio, ha deciso di firmare due nuove ordinanze che entreranno in vigore a partire da domani, domenica 24 gennaio.

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Quali sono le due Regioni che passano in zona arancione?

Le due Regioni in questione sono Lombardia e Sardegna, nel caso specifico della prima, il cui indice Rt è sceso sotto a 1, il passaggio da zona rossa ad arancione è stato reso possibile grazie all’intervento dell’Istituto Superiore di Sanità, dopo una discussione con Regione Lombardia circa il valore Rt.

Da quanto si legge su Adnkronos, l’Iss ha infatti dichiarato: “la Regione Lombardia, nella settimana corrente, ha modificato i dati relativi alla settimana precedente il 22 gennaio. La modifica ha riguardato in particolare il numero di pazienti sintomatici con infezione confermata sui quali si basa il calcolo dell’Rt. Questa variazione ha comportato la modifica della stima di Rt della settimana precedente”.

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La Piazza Duomo di Milano deserta durante l’emergenza sanitaria covid (fonte immagine: Getty Images)

E’ importante sottolineare che ciò che cambia per le due Regioni che passeranno in zona arancione non è il rischio di contagio, bensì il valore Rt, calcolato rispetto al numero di casi sintomatici.

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Alla luce della diatriba tra Istituto Superiore della Sanità e Regione Lombardia in merito all’indice Rt, ha deciso di intervenire anche il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, che specifica quanto segue a Titolo V.

“Come rappresentanti delle istituzioni dobbiamo onorare le bandiere se diciamo la verità sempre e comunque. La regione Lombardia ha trasmesso i dati, certificati, e questa settimana ha rettificato i dati. Succede, speravo finisse lì e mi auguro che le polemiche finiscano. Ma ho visto che si è fatta fatica nell’ammetterlo. Non è mai successo prima, basta ammetterlo. C’è differenza tra rettifica e aggiornamento”.

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