Jonathan Kashanian, il ricordo del suo passato: “Fin da bambino”, toccante racconto

È uno dei volti più celebri della tv, un personaggio amatissimo e un vero maestro di stile: “Fin da bambino”, il ricordo del passato di Jonathan Kashanian.

Jonathan Kashanian passato
“Fin da bambino”, il ricordo del passato di Jonathan Kashanian (fonte Instagram)

Questa sera, 26 Gennaio, è uno degli ospiti di “Stasera tutto è possibile”, amatissimo format televisivo condotto da Stefano De Martino al suo attesissimo ritorno dopo una settimana di stop. “Fin da bambino”, il ricordo del passato di Jonathan Kashanian, raccontato nel corso di un ospitata e intervista di qualche tempo fa. Il celebre stilista, nato a  Ramat Gan in Israele nel 1981, ma cresciuto a Milano fin da che aveva tre anni. La sua passione per la moda lo porta a diplomarsi per diventare appunto stilista e inizia così la sua gavetta tra showroom e sfilate. La fama arriva nel 2004, quando partecipa e vince il Grande Fratello diventando così uno dei personaggi più amati e apprezzati dal pubblico.  Da quel momento la sua carriera televisiva decolla e lo vediamo alle prese con diversi programmi apprezzati dal pubblico e nelle vesti più disparate, dal concorrente all’opinionista. Il talentuoso stilista, ospite di “Detto fatto” qualche tempo fa, ha raccontato qualcosa di molto profondo riguardo al suo passato.

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Il passato di Jonathan Kashanian

Si è raccontato a “Detto Fatto”, circa un anno fa, il talentuoso e amatissimo Jonathan Kashanian.  In particolare, ha ricordato la sua famiglia e i valori che gli sono stati insegnati fin da quando era piccolissimo, come riportato da “Il fatto quotidiano”. “Ho lavorato fin da bambino, mi mettevo il naso da pagliaccio e mi davo da fare alle feste private durante le elementari” ha rivelato. Sebbene molto riservato sulla sua vita, lo stilista ha voluto chiarire alcuni punti e rispondere elegantemente agli “hater” virtuali che, talvolta, spuntano da qualche parte sul web. “Alle medie ero invece il segretario in un’associazione mentre da adolescente lavoravo come insegnante privato” ha continuato. “Dopo la maturità, per poter viaggiare e mantenermi, facevo il commesso e il calligrafo” ha spiegato. Jonathan ha poi chiarito quanto la sua educazione sia stata importante. “Mia madre mi ha insegnato che i veri uomini sono quelli che riescono ad emozionarsi per le cose importanti della vita, come la nascita di un bambino”. Parole profonde e toccanti, piene di uno straordinario significato.

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Un racconto profondo e davvero importante.

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