Iscro: la nuova indennità che aiuta i lavoratori autonomi con partita Iva

Per lavoratori autonomi e liberi professionisti dotati di partita Iva sta arrivando Iscro, ovvero l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa. 

iscro lavoratori autonomi
marzo 2020, una combinazione di foto mostra diverse tipologie di liberi professionisti (fonte immagine: Getty Images)

L’Iscro è un nuovo contributo previsto e introdotto dalla Legge di Bilancio 2021. Sarà l’equivalente di una cifra compresa tra i 250 e gli 800 euro per un semestre. Ma quali sono i requisiti necessari per poterne usufruire?

Iscro, come funziona il nuovo incentivo per i lavoratori autonomi con partita Iva

L’Iscro viene introdotto, in via sperimentale, nell’anno corrente 2021 e rimarrà in vigore fino al 2023. E’ un contributo erogato dall’Inps e si rivolge esclusivamente ai lavoratori autonomi con partita Iva o ai liberi professionisti che svolgono collaborazioni continuative, ma in entrambi i casi iscritti all’ente di previdenza sociale.

Il lavoratore autonomo che intende fare domanda, dovrà rivolgerla direttamente all’Inps, autocertificando i redditi che verranno in seguito verificati tramite l’Agenzia delle Entrate.

Tra i requisiti indispensabili per fare richiesta: essere in possesso della partita Iva da almeno quattro anni, non essere pensionati, né soggetti ad altra tipologia di previdenza. Infatti chi riceve il reddito di cittadinanza non potrà avvalersi del contributo Iscro.

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13 novembre 2018, mercato a Bordeaux, sud-est della Francia (fonte immagine: Getty Images)

Inoltre coloro che intendono usufruire dell’incentivo dovranno obbligatoriamente partecipare a corsi professionali di formazione, organizzati e gestiti dall’Anpal, l’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro.

Ai requisiti sopra indicati se ne aggiungono altri relativi al reddito: per poter presentare domanda, il reddito registrato nell’anno precedente alla richiesta deve essere inferiore del 50 per cento della media dei redditi dei tre anni precedenti e non superare gli 8.145 euro.

Quindi per il 2021 verrà preso in considerazione il reddito 2020, che dovrà essere inferiore del 50 per cento alla media del triennio 2017-2019. L’importo dell’indennità corrisponderà al 25 per cento, su base semestrale, dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle Entrate, ed è erogato per sei mensilità.

La richiesta dovrà sempre essere erogata entro il 31 ottobre di ogni anno, ma non più di un’unica volta nel triennio. L’Iscro verrà rilasciato dall’Inps fino ad esaurimento della copertura finanziaria prevista: 70,4 milioni di euro nel 2021 che poi man mano decrescono fino a 3,9 milioni nel 2024.

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