Coronavirus, preoccupazione per la zona gialla: “Perderemo il controllo dell’epidemia”

Oggi, 1 Febbraio, quasi tutta la nazione si trova in zona gialla per quanto riguarda il Coronavirus: “Perderemo il controllo dell’epidemia”, preoccupazione per gli assembramenti.

Coronavirus zona gialla
“Perderemo il controllo dell’epidemia”, la preoccupazione per gli assembramenti a causa della zona gialla (fonte getty)

Oggi, 1 Febbraio, l’Italia si trova quasi interamente in zona gialla: “Perderemo il controllo dell’epidemia”, la preoccupazione per la diffusione del Coronavirus a causa degli assembramenti. Sono pochissime le regioni escluse: Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la provincia autonoma di Bolzano. La zona gialla estesa, che prevede misure restrittive meno rigide e limitanti rispetto a quelle arancioni o rosse, desta già una certa preoccupazione. Il timore è che gli assembramenti che si stanno verificando già a partire da ieri, possano condurre ad un incremento considerevole e significativo dei contagi. A parlarne è stato Arcuri, commissario per l’emergenza, ma anche Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico.

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Coronavirus, la zona gialla estesa è fonte di preoccupazione

Ne ha parlato ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che fa, il commissario per l’emergenza, Arcuri. “Se noi automaticamente ricominciamo a far finta di niente e assistiamo alle scene di folla, perderemo di nuovo il controllo dell’epidemia. Il virus non è stato sconfitto ma circola ancora” ha spiegato. Già ieri, infatti, si è assistito ad episodi di assembramenti impensabili in diverse città, da Milano a Palermo, passando per Napoli, per non parlare di quanto accaduto a Roma, dove un gruppo di ragazzini è stato coinvolto in una rissa. Dello stesso avviso è Agostino Miozzo, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, di fronte alle immagini di assembramenti giunte da diverse città. Immagini “comprensibili” ha affermato, “ma non accettabili” ha aggiunto. “Domani la maggior parte delle regioni passa al giallo ma a caro prezzo, quello di settimane di restrizioni. La speranza di un ritorno alla normalità rischia di farci tornare al periodo post estivo quando a settembre ci siamo ritrovati con una curva schizzata in alto. Oggi però abbiamo una aggravante in più: ci sono le varianti, di cui non conosciamo la reale distribuzione sul territorio nazionale ma sappiamo tutto della velocità con cui si diffondono” ha spiegato.

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Preoccupazione per gli assembramenti in zona gialla (immagine a scopo illustrativo, fonte getty)

“Zona gialla non significa scampato pericolo” ha confermato il Ministro della Salute, Roberto Speranza.

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