10 film per… emozionarsi con lo sport

Per la rubrica “10 film per…” oggi parliamo di quelle opere che ci permettono di emozionarsi con lo sport. Ecco la top ten in ordine rigorosamente casuale.

10 film per... emozionarsi con lo sport
10 film per… emozionarsi con lo sport (Pixabay)

Lo sport è stato molto spesso ospite al cinema, permettendoci di emozionarci e di vivere delle situazioni magari molto lontane da quanto ci potevamo aspettare da semplici tifosi. Si tratta di un viaggio al centro di tante opere interessanti per permettervi anche di scoprire qualcosa di nuovo e di sicuramente interessante. Andiamo con la top ten che non è ovviamente in ordine cronologico.

10 film per… emozionarsi con lo sport

10 film per... emozionarsi con lo sport
10 film per… emozionarsi con lo sport (Pixabay)

I 10 film per… di oggi riguardano il mondo dello sport e le emozioni che ne conseguono. Non si parla però, come qualcuno potrebbe pensare, di racconti esclusivamente legati al mondo del calcio anche perché sono tantissimi gli ambienti che ci hanno permesso di vivere emozionanti esplosioni e racconti di gioia e sofferenza. Ora però basta con le chiacchiere, partiamo…

LEGGI ANCHE >>> 10 film per… credere nella vita

Un canestro per due

Filmetto adolescenziale che racconta moltissimo. Diretto da Randall Miller nel 1998 racconta la storia dei gemelli Tyler che giocano a basket nella squadra della loro università. Tutto sembra andare per il meglio quando uno dei due perde la vita per un attacco cardiaco in campo. Tornerà nelle vesti di angelo per aiutare suo fratello e i compagni a vincere il campionato.

Space Jam

Avete mai sognato di vedere Michael Jordan giocare a basket con Bugs Bunny? Beh se lo avete fatto non siete stati di certo informati che questa cosa era stata resa realtà da un film del 1997 per la regia di Joe Pytka che ha fatto la storia. Alla fine del secolo scorso sono stati infatti tantissimi i gesti di marketing che si sono rincorsi e che hanno permesso al film di acquisire ulteriore fama.

Febbre a 90°

“Supereremo prima o poi questa fase?”, “Noi non supereremo mai questa fase”. Attraverso la vita di un bambino tifoso dell’Arsenal, interpretato da adulto da Colin Firth, assistiamo alla storia di un tifoso innamorato della vita e anche della sua splendida squadra fino a che però una donna e un titolo di campione d’Inghilterra non gli cambiano la vita.

Quello che so sull’amore

Gabriele Muccino emigrato negli Stati Uniti ci racconta un film molto forte sulla storia di una famiglia prima distrutta e poi riunita dall’amore. Ci troviamo di fronte a un dramma esistenziale di un padre che prima perde tutto e poi si rende conto che proprio quel tutto era lì a portata di mano.

Il maledetto United

Brian Clough e una storia incredibile che se la racconti è impossibile crederci, ma che poi quando prendi gli almanacchi in mano ti rendi conto che era tutto reale. Un film che ha il sapore di un racconto biografico con il dramma di chi sa che la sua vita può portare a tanti gioie ma anche dolori.

Ultimo Minuto

Ultimo minuto è un film sul calcio diretto dall’immenso Pupi Avati che mette in scena un Ugo Tognazzi presidente senza scrupoli di una squadra che lotta per togliersi le sue soddisfazioni. Vedremo che attorno al mondo dello sport, purtroppo, molto spesso gira qualcosa di più importante della passione ma anche più sporco.

Borg McEnroe

Il racconto della storia di due leggende del tennis che sono stati per anni e anni acerrimi rivali. Da una parte c’è il serio e molto contenuto Bjorn Borg, dall’altra l’eccentrico e irascibile John McEnroe. I due però hanno lo stesso destino, cioè quello di cambiare il volto della storia per sempre.

Rocky

L’opera con Sylvester Stallone non è solo un film sullo sport, ma è anche il racconto del dramma di un uomo costretto a dover affrontare difficoltà ancora più grandi fuori dal ring piuttosto che al suo interno. Film sulla boxe per antonomasia ha sicuramente nel ritmo e nelle emozioni i suoi punti forti.

Toro Scatenato

Martin Scorsese dirige un grandioso Robert De Niro in un film in bianco e nero dalle tinte molto variabili e in grado di trascinare il pubblico all’interno di un viaggio. Nonostante l’opera sia davvero molto lunga scorre via tanto che ai titoli di coda viene da chiedersi il perché sia già terminato.

Veloce come il vento

Matteo Rovere dirige una giovanissima Matilda De Angelis al fianco del consolidato Stefano Accorsi. Il mondo delle corse di auto ci fa riflettere su diversi aspetti che pochi si erano promessi di raccontare. Il regista lo fa con grande intelligenza e una personalità non di poco conto.

Impostazioni privacy