Coronavirus, spunta l’ipotesi della super zona rossa: di cosa si tratta

Coronavirus, spunta la nuova ipotesi della super zona rossa: vediamo di cosa si tratta, quali Regioni riguarda e da quando potrebbe entrare in vigore.

super zona rossa
Covid: in arrivo misure più rigide

Dopo i nuovi colori delle Regioni entrati in vigore a partire da oggi, lunedì 8 marzo 2021, il Comitato Tecnico Scientifico (Cts) e l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) stanno prendendo in considerazione una serie di misure anti Covid ancora più rigide per cercare di rallentare la diffusione dei contagi. Al momento, tra le ipotesi in gioco vi è anche quella della cosiddetta super zona rossa. Vediamo subito di cosa si tratta e da quando potrebbe entrare in vigore.

Previsto un nuovo vertice in giornata

A partire da oggi, alcune Regioni italiani hanno visto cambiare il proprio colore, andando incontro ad un ulteriore inasprimento delle misure anti Covid. È il caso della Campania passata in zona rossa e di Veneto e Friuli Venezia Giulia entrati in arancione. Nel frattempo, è previsto proprio in giornata un nuovo vertice tra Governo, Cts e Iss per discutere sull’ipotesi di introdurre la cosiddetta super zona rossa e per pianificare il futuro della campagna vaccinale. “Entro l’estate tutti vaccinati” ha recentemente dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza, soprattutto alla luce dei nuovi passi in avanti a proposito del vaccino russo Sputnik. Al momento, però, i contagi non sembrano ancora intenzionati a rallentare. Ecco perché è possibile che nel corso delle prossime settimane si decida di optare per un nuovo lockdown in tutta Italia.

Cos’è la super zona rossa

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Cos’è la super zona rossa

Qualora i contagi non dovessero diminuire, già a partire dalla prossima settimana tutta l’Italia potrebbe entrare in super zona rossa. Nello specifico, si tratterebbe di un lockdown nazionale mirato con week end ‘chiusi’ e coprifuoco anticipato che potrebbe durare anche tre settimane. L’obiettivo di questa strategia sarebbe duplice. Da un lato si cercherebbe di frenare la diffusione del virus e dall’altro si permetterebbe un’accelerazione della campagna vaccinale. Così facendo, secondo alcuni esperti, l’Italia potrebbe ripartire a metà primavera in una situazione completamente diversa. Ad ogni modo, la decisione del Governo Draghi arriverà molto probabilmente venerdì 12 marzo, alla luce anche dell’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità.

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