Bonus per i figli: cambia l’assegno unico, i dettagli

Novità in arrivo per l’assegno unico per i figli: si attende solo il via libero definitivo da parte del Senato, poi tre mesi per l’attuazione. 

Assegno unico figli
Novità in arrivo per l’assegno unico per i figli (Pixabay)

Presto le famiglie italiane potranno avere a disposizione un nuovo bonus che le aiuterà in questo periodo di crisi socio economica. La misura rientra nell’ambito delle riforme fiscali promosse dal nuovo Governo Draghi, succeduto a quello di Conte in piena pandemia.

L’assegno unico rientra nelle manovre che verranno approvate martedì 30 marzo nel così detto disegno di legge “Famiglia”. Il disegno è stato voluto e supportato soprattuto dal Partito Democratico e da Italia Viva e, il Governo, avrà a disposizione tre mesi per metterlo in atto.

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Quali sono le novità dell’assegno unico per i figli

Bonus famiglie covid
Le novità introdotte nell’assegno unico per i figli (Pixabay)

L’assegno unico e universale per i figli arriverà dal 1° luglio 2021. La conferma arriva direttamente dal Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il Premier assicura che da quella data, fissata dall’ultima legge di Bilancio, tutte le famiglie riceveranno 250 euro al mese per ogni figlio.

Ma cosa vuol dire unico ed universale? Con il termine “unico” si intende che il nuovo aiuto sostituirà tutte le attuali forme di sostegno che il sistema oggi prevede per la famiglia. Il termine “universale”, invece, sta a significare che l’assegno ai figli sarà corrisposto ogni mese a tutti i contribuenti. Fino ad oggi, invece, il sostegno era un’esclusiva riservata ai soli lavoratori dipendenti.

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Il nuovo assegno, sotto forma di credito d’imposta o di denaro, verrà riconosciuto per ogni figlio a carico dal 7° mese di gravidanza fino al compimento del 18° anno di età e con un importo maggiorato dal secondo figlio in poi.

Per tutti i figli, fino al 21° anno di età, invece, sarà ridotto nell’importo ed erogato direttamente al figlio, ma solo in determinati casi. Per poterlo ricevere, infatti, il figlio dovrà rientrare in una di queste casistiche: iscrizione all’università, svolgimento d un tirocinio, frequentazione un corso professionale, impegno nel servizio civile universale, svolgimento di un lavoro a basso reddito o registrazione come soggetto disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro.

 

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e.f.

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