Can Yaman e Diletta Leotta, parole forti | “Sono solo fatti suoi”

La storia tra Can Yaman e Diletta Leotta si veste di un altro particolare che ha fatto parlare i giornali nelle ultime ore. Ecco cosa è successo.

Sicuramente si tratta di una storia d’amore che ha fatto parlare tantissimo il pubblico. Prima in molti erano scettici sul fatto che i due stessero insieme, poi è arrivato il momento di vederli insieme con i due che hanno deciso di fatto di fare coming out e di venire fuori insieme l’uno al fianco dell’altro. Sicuramente la coppia ha fatto sognare il pubblico visto che entrambi sono bellissimi, giovani e famosissimi oltre che ovviamente talentuosi. Da quel momento i fari dei paparazzi si sono accesi attorno a loro cercando di capirne ogni minimo movimento.

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C’era chi addirittura parlava del fatto che si fossero lasciati pochissimo dopo l’inizio della loro storia d’amore. Una serie di chiacchiere che non hanno fatto di certo piacere ai due protagonisti pronti a rendersi conto che la loro storia era finita troppo al centro dei fari dei media. Hanno così iniziato a tenere la situazione lontana dai giornali di gossip cercando di essere sempre e comunque pronti a vivere la loro storia d’amore per fatti loro e senza l’intervento di personaggi in grado di creare loro dei problemi. Ma che succede ora?

Can Yaman e Diletta Leotta, parole al veleno

Le parole su Can Yaman e Diletta Leotta al veleno fanno tremare i fan, ma sono anche fonte di un grande equivoco. Un’intervista sul settimanale dedicato a Daydreamer Le ali del sogno è toccata a Ahmet Olgun Sunear che interpreta nella soap opera l’altro belloccio Bulut. Quando gli hanno chiesto cosa pensasse di questa storia d’amore lui ha risposto con un “Sono fatti suoi” che è stato poi un po’ strumentalizzato dai media.

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In realtà quelle parole erano di ferma discrezione da parte di un attore che non aveva voglia di entrare in merito a una situazione che di fatto non lo riguardava. A questo punto però si è iniziati a pensare qualcosa di diverso quasi come fosse stato lo stesso Can a parlare in questo modo o come se Ahmet avesse dimostrato una certa gelosia nei confronti dell’uomo, cosa del tutto estranea al suo modo di fare.