Umidità e infiltrazioni d’acqua: chi è il responsabile in un condominio?

Umidità e infiltrazioni d’acqua: quando si abita in un condominio, chi è il responsabile in questi casi?

Le infiltrazioni d’acqua o la presenza di macchie dovute all’umidità su soffitti o pareti dell’appartamento, è un problema molto comune. Quando si abita in un appartamento all’interno di un condominio, non è semplice capire quali sono le cause del danno. Una volta accertate, può risultare complicato capire chi si può ritenere responsabile per le spese di riparazione o risarcimento.

Se la domanda più comune è ‘chi è responsabile in caso di umidità e infiltrazioni d’acqua in un condominio?’, la risposta non può essere univoca. Bisogna analizzare caso per caso e fare le dovute distinzioni in funzione della causa del danno.

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Umidità e infiltrazioni d’acqua: chi è il responsabile in un condominio? Le risposte caso per caso

  • Acqua piovana filtrata dal terrazzo. Se il terrazzo è di proprietà di un unico condomine, il danno dovrà essere sanato interamente dal proprietario. Se il terrazzo funge da copertura, le spese di riparazione saranno così ripartite: 1/3 a carico del proprietario dell’immobile danneggiato e 2/3 a carico di tutti i condomini le cui unità sono coperte dal medesimo terrazzo.
  • Infiltrazione dovuta alla rottura di un servizio igienico. Se il servizio igienico è privato, cioè di un’unica unità immobiliare, ne risponderà solo il proprietario. Se l’infiltrazione è invece dovuta alla rottura di una tubazione comune, ne risponderanno tutti i condomini. Le spese di riparazione saranno ripartite in proporzione alle rispettive quote millesimali.
  • Infiltrazioni nei muri perimetrali. Queste parti dell’edificio sono comuni, per cui eventuali danni dovranno essere ripagati a spese di tutti i condomini. Il condominio sarà inoltre obbligato a risarcire le spese di riparazione del proprietario danneggiato. Se la causa è riconducibile a un difetto di costruzione, le spese dovranno essere sostenute dal costruttore, purché non siano già decorsi 10 anni dall’ultimazione dell’immobile.

Affinché abbia una validità, la domanda di risarcimento deve essere presentata entro 5 anni. Oltre questo termine, andrà in prescrizione.

Ricordate una precisazione per la suddivisione delle spese di riparazione, in funzione delle quote millesimali. Il condomine che ha subito il danno verrà certo risarcito in parte, ma dovrà comunque partecipare alle spese attribuite ai condomini. Facendo parte di un condominio, il soggetto danneggiato risulta per legge anche danneggiante. Dovrà quindi pagare anche la sua quota.

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