Alberto Angela, l’incubo che ha segnato la sua vita: “Ho rischiato di essere ucciso”

Alberto Angela, l’incubo che ha segnato la sua vita: “Ho rischiato di essere ucciso”, ecco il racconto choc dell’amato conduttore e divulgatore scientifico.

Tutti conoscono Alberto Angela come un uomo di enorme cultura, un divulgatore scientifico diventato ormai famoso anche nel mondo dello spettacolo, perché conduttore di alcuni programmi storici e scientifici di grande successo. Pochi, però, conoscono i dettagli della sua vita privata. Il figlio di Piero Angela, infatti, è da sempre molto riservato su tutto quello che riguarda la sua sfera personale.

Alberto Angela incubo
Alberto Angela, l’incubo che ha segnato al sua vita. “Ho rischiato di essere ucciso”, incredibile racconto del famoso conduttore e divulgatore scientifico

Di lui sappiamo, ad esempio, che è sposato dal 1993 con Monica e che ha 3 figli: Edoardo, Alessandro e Riccardo. Per il resto, non ci sono molte informazioni sulla storia di Alberto. C’è un episodio, però, un vero e proprio incubo per l’esattezza, che ha segnato profondamente la vita del noto conduttore e divulgatore scientifico. E’ stato proprio lui a raccontarlo, ecco i dettagli.

Alberto Angela, l’incubo che ha segnato la sua vita: “Ho rischiato di essere ucciso”, incredibile racconto

Alberto Angela è sempre stato molto riservato su tutto quello che riguarda la sua sfera privata, ma 18 anni fa è stato protagonista di un terribile incubo che ha segnato la sua vita e che lui stesso ha raccontato in diverse occasioni, l’ultima volta in un’intervista al settimanale DiPiù. Nel 2002, mentre si trovava in Niger per registrare una puntata del suo programma ‘Ulisse – Il Piacere della Scoperta’, Alberto è stato rapito, insieme a 6  operatori, da tre criminali, che lo hanno tenuto in ostaggio per circa 15 ore: “MI hanno sequestrato e picchiato, ho rischiato di essere ucciso. Temevo davvero di non rivedere più mia moglie”.

Il racconto di Angela è davvero da brividi, perché pieno di violenza e paura. Fortunatamente nessuno degli ostaggi ha riportato danni gravi e l’incubo è finito il giorno dopo, quando i banditi hanno rilasciato tutti, dopo averli picchiati, derubati e spaventati con pistole e kalashnikov. Un vero e proprio ‘gioco del terrore’, che si è concluso fortunatamente senza danni irreversibili, ma che ha decisamente segnato la vita di Alberto.

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