Mara Maionchi la dice tutta sul Covid: cosa le è successo

Mara Maionchi durante un’intervista a la Repubblica racconta la sua esperienza e il suo ricovero causato dal covid.

Mara Maionchi covid
Mara Maionchi insieme alla collega Federica Pellegrini, giudice di Italia’s got talent (fonte immagine: Instagram)

Durante lo scorso ottobre, è stata ricoverata all’ospedale di Milano perché risultata positiva e sintomatica al covid, ora sta bene.

Mara Maionchi, solo il covid l’ha fragile e le ha fatto sentire la sua età

La produttrice discografica è vicina al compiere 80 anni, ma dice: “non è possibile. Non me li sento. Durante il covid me li sono sentiti tutti. Ho fatto l’esame sierologico e ho tanti anticorpi. Speriamo che durino”.

Risultata positiva ad ottobre è stata ricoverata all’ospedale di Milano, perché presentava sintomi non eccessivamente gravi della malattia, ma comunque necessitava del sostegno dell’ossigeno.

In un’intervista di ieri, 27 gennaio, rilasciata a la Repubblica, la Maionchi ha ironizzato dicendo “data la giovane età, il covid non è stata una passeggiata. Ora sto benissimo. Ho avuto la polmonite bilaterale, la cosa tremenda è che sapeva tutto di cartone. Meno male, va’, ho perso qualche chilo”.

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I quattro giudici dell’edizione 2021 di Italia’s got Talent (fonte immagine: Instagram)

Del suo ricovero racconta: “medici e infermieri sono stati bravi, li ringrazio ancora. Però non lo so, in certi momenti ero anche un po’ strana: mi sa che è l’effetto dell’ossigeno”.

Proprio da ieri, abbiamo iniziato a rivedere Mara Maionchi in tv, seduta al tavolo della giuria del programma in onda su Tv8 Italia’s Got Talent, vicino a Frank Matano, Federica Pellegrini e Joe Bastianich. Dei suoi colleghi, la Maionchi dice: “Matano mi fa ridere, Joe Bastianich si è sciolto, Federica Pellegrini è una buona, invidio la sua volontà d’acciaio”.

Sembra infatti, sempre da quanto ha raccontato a la Repubblica, che le registrazioni del programma vadano avanti molto bene e all’insegna della collaborazione e del divertimento. “Con i colleghi facciamo battute, anche se c’è discordia nella scelta di un concorrente, non diventa un fatto personale. Non hai responsabilità se non dire sì o no”.

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