Sanzioni stradali, quello che in pochissimi sanno: quando si può non pagare una multa

Lo avete sempre fatto, eppure esistono alcuni casi in cui è possibile non pagare una multa. Vediamo subito quali sono e come comportarsi.

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Quando si può non pagare una multa

Quante volte vi è capitato di prendere una multa? Come ben saprete le sanzioni stradali devono essere pagate entro 60 giorni dalla notifica. Con la possibilità di ricevere uno sconto sull’importo qualora si provveda al pagamento nei primi 5 giorni. Quello che, però, in pochissimi sanno è che esistono alcuni casi in cui non è sempre dovuto pagare le contravvenzioni. Vediamo subito quali sono queste circostanze e come bisogna comportarsi per non cadere in errore.

Quando si può non pagare una multa?

Di qualunque multa si tratti, che sia un eccesso di velocità o un divieto di sosta, può capitare in certi casi che le sanzioni prese presentino, per così dire, alcuni errori di forma che possono trasformarle in multe non valide. Questo si verifica per esempio quando una sanzione viene notificata all’automobilista dopo 90 giorni dall’infrazione, quando si riceve un verbale ritenuto illeggibile oppure quando mancano informazioni fondamentali quali data, ora, località, numero di patente, tipologia e targa del veicolo e generalità del conducente. In tutti questi casi è, infatti, possibile fare ricorso al Giudice di Pace o presso il Prefetto perché la multa venga ritenuta non valida.

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Alcuni casi specifici

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Il caso di una multa per eccesso di velocità

In particolare esistono due situazioni specifiche in cui l’automobilista può avvalersi del diritto di non pagare una multa. Nel caso di una sanzione per eccesso di velocità, la multa non è valida se l’autovelox che ha rilevato l’infrazione non è opportunamente segnalato. Se, invece, avete ricevuto una sanzione relativa alle soste a pagamento, come nel caso delle strisce blu, si può non pagare la contravvenzione nei casi in cui il parchimetro sia fuori uso oppure se nelle vicinanze del parcheggio a pagamento non ci siano dei parcheggi liberi e gratuiti. Bisogna, infine, ricordare che la decisione finale spetta sempre al Giudice di Pace o al Prefetto, i quali devono sempre verificare approfonditamente tutte le argomentazioni fornite dall’automobilista che ha presentato ricorso. Qualora venga confermata la validità della sanzione, occorrerà procedere al pagamento della multa maggiorata del risarcimento delle spese della contestazione.

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