La Compagnia del Cigno 2, Alessio Boni sulla serie: “Ho i brividi”

L’attore Alessio Boni, protagonista della serie La Compagnia del Cigno, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni sulla nuova stagione: scopriamo cosa ha rivelato.

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Alessio Boni su La Compagnia del Cigno 2 (Getty Images)

Torna questa sera a grande richiesta da parte del pubblico la fiction televisiva La Compagnia del Cigno, giunta alla sua seconda stagione: Alessio Boni ha rivelato qualcosa sulla serie e sul suo personaggio. Nella fiction si trattano le vicende di sette ragazzi musicisti molto giovani che studiano al Conservatorio Giuseppe Verdi a Milano. Boni interpreta Luca Marioni, il temutissimo direttore d’orchestra che i ragazzi hanno soprannominato “il bastardo”, poichè estremamente severo con loro.

In una recente intervista per Tv Sorrisi e Canzoni l’attore protagonista ha parlato dello splendido rapporto che ha instaurato con i ragazzi e di quello che più gli è mancato nel periodo in cui non giravano insieme la serie. “Lavorare con loro è vitale, strepitoso. Sono ligi al dovere, ottimisti e mi ricordano i miei inizi, la passione dei 18 anni.” Inoltre ha raccontato un episodio in particolare che gli ha fatto venire i brividi. Scopriamo di cosa si tratta.

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Alessio Boni sul ritorno della serie La Compagnia del Cigno

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La Compagnia del Cigno torna stasera (Instagram)

La serie torna questa sera in prima serata su Rai 1: gli episodi in totale saranno 12, così come è stato per la prima stagione. L’attore protagonista, Alessio Boni, ci ha rivelato qualche dietro le quinte interessante sulla serie ma soprattutto sul suo personaggio. “Il mio personaggio è uguale a me nel non transigere nel lavoro. Sono un samurai, finché non sviscero tutto non vado in scena, non do niente per scontato e studio il più possibile” ha rivelato l’attore, che nella serie interpreta “il bastardo” direttore d’orchestra.

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E proprio parlando di questo personaggio così particolare, l’attore ha rivelato per quale motivo ama tanto interpretare questo ruolo: “Salire sul podio per dirigere ti fa sentire onnipotente. Quando parte la musica suonata dai 60 ragazzi, che sono tutti orchestrali veri, ti vengono i brividi.” Inoltre, lo affascina molto la personalità complessa del suo personaggio: “Mi ha affascinato il carattere a due facce di Luca: con la moglie è accogliente, dolce, amorevole. Quando si tratta della musica, invece, è intransigente con se stesso e con i ragazzi.” Aggiunge però, che su questo sono molto diversi: “Io non creerei mai quell’atmosfera di tensione per ottenere il massimo dagli altri, sono più portato a lavorare in armonia e serenità.

L.M.

 

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